Pilota Leonard Williams

Scopri la straordinaria storia del pilota Leonard Williams e del suo Spitfire MH768, abbattuto nel 1944 e ritrovato dopo oltre 50 anni. Un'avvincente missione di ricognizione, un atterraggio di fortuna e il recupero del velivolo: leggi i dettagli del ritrovamento e dell'eroica avventura!

23 OTTOBRE 1944

La missione di ricognizione e l’incidente

Il 23 ottobre 1944, il velivolo MH768, pilotato dal Lt. Leonard Williams, decolla con un altro Spitfire che funge da scorta per una missione di ricognizione sui passaggi del fiume Po utilizzati dalle forze tedesche e su Modena. Durante la missione, Williams individua alcuni punti di attraversamento difesi da una forte contraerea. Al ritorno, dopo aver perso di vista l’aereo di scorta (che era rientrato a causa di un guasto alla radio), avvista un camion telonato tedesco. Questo obiettivo si rivela essere una batteria contraerea camuffata che lo colpisce gravemente. Nonostante i danni, Williams decide di dirigersi verso le linee alleate poiché il motore è ancora funzionante.

Superati gli Appennini e in vista dell’aeroporto di Peretola, il motore del velivolo cede, costringendo il pilota a lanciarsi. Tuttavia, nel tentativo di abbandonare l’aereo, Williams rimane impigliato nella cabina e viene sballottato per circa un minuto prima di riuscire a liberarsi e aprire il paracadute. L’aereo precipita in un campo vicino a Galciana, alla periferia di Prato, mentre il pilota atterra nell’aia di una casa colonica a Montemurlo. Qui viene accolto, rifocillato e curato dai contadini fino all’arrivo di un reparto corazzato sudafricano, che lo trasporta in ospedale per curare le sue contusioni.

Un particolare ringraziamento va al signor Gianmaria Spagnoletti per il suo contributo al ritrovamento del pilota Leonard Williams.

La storia del recupero

La scoperta del luogo dell’incidente

La storia del recupero del velivolo Spitfire iniziò quasi per caso il 7 luglio 2002, durante un incontro delle Associazioni. In quell’occasione si apprese che la famiglia Barni di Galciana era a conoscenza, con buona precisione, del luogo della caduta di un aereo alleato. Ottenuto il permesso dei proprietari dei terreni, signori Cocci e Colzi, si iniziarono le ricerche con i metal detector, che subito rilevarono masse metalliche. I successivi scavi portarono alla luce frammenti di lamiera e bossoli da 7,7 e 20 mm, confermando la presenza di un velivolo, molto probabilmente uno Spitfire.

L’estrazione del motore e la conferma dell’identità del velivolo

Il 5 ottobre 2002, grazie al supporto delle società Remo Banchelli e Costruzioni Fratelli Paci, vennero avviati i lavori di scavo. A circa 6 metri di profondità, comparvero i primi pezzi di rilievo, mentre il 6 ottobre si raggiunse il blocco motore a circa 9 metri. Le parti recuperate richiesero tre viaggi in camion per essere trasportate in un deposito, dove vennero ripulite. Durante la pulizia del motore, fu scoperta una targhetta identificativa che confermava il modello: un RR Merlin 66 con elica quadrupla, associato allo Spitfire LFIX, una versione ottimizzata per la bassa quota.

L’identificazione finale del velivolo

Durante i lavori di pulizia delle lamiere, vennero rilevate le coccarde inglesi e le lettere della serie “MH”. Tuttavia, il numero completo non era visibile a causa del deterioramento della lamiera. Fortunatamente, nel ripulire il pannello di copertura del motore, emerse una scritta fatta dai meccanici che riportava la matricola completa del velivolo: MH768. Questo permise di confermare l’identità dell’aereo.

Ricerche d’archivio e contatto con il pilota

A seguito del ritrovamento, vennero avviate ricerche d’archivio e informatiche che consentirono di ricostruire la storia completa del velivolo e di entrare in contatto con il pilota, Leonard Williams. Questa scoperta ha offerto una testimonianza diretta della vicenda, completando il quadro storico.

Storia del 225° Squadron

Le origini del 225° Squadron (1918)

Il 225° Squadron fu creato nell’agosto 1918 a Alimini da unità già dipendenti dalla Stazione RNAS di Otranto. Equipaggiato con Sopwith Camel, lo Squadron partecipava a missioni di scorta per i bombardieri inviati ad attaccare obiettivi in Albania. Venne disciolto nel dicembre 1918.

Riformazione e attività durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945)

Lo Squadron si riformò l’11 ottobre 1939, trasformandosi dalla B Flight del 614° Squadron, e successivamente dal 614A Squadron. Inizialmente dotato di aerei Lysanders, eseguì esercitazioni di aerocooperazione. Dal giugno 1940, iniziò voli di pattugliamento lungo le coste del Hampshire e dell’isola di Wight.

Nel gennaio 1942, ricevette gli Hurricane per missioni di ricognizione tattica, adottando successivamente i Mustang nel maggio 1942. Nel novembre dello stesso anno, fu trasferito in Nord Africa per supportare le forze alleate. Con un mix di Hurricane e Mustang, condusse missioni di ricognizione tattica durante la campagna di Tunisia, partendo dagli aeroporti di Maison Blanche, Bona, Souk-el-Arba, Arjana e Bou Ficha.

Operazioni in Sicilia e in Italia (1943-1945)

Nell’agosto 1943, il 225° Squadron venne equipaggiato con Spitfire e trasferito in Sicilia, seguendo poi l’avanzata delle forze alleate risalendo la penisola italiana.

Nell’agosto 1944, fu trasferito nel sud della Francia per supportare l’invasione. Il 28 settembre dello stesso anno, rientrò in Italia con base a Peretola, dove rimase fino al 26 aprile 1945, quando si spostò a Bologna. Dopo la fine della guerra, lo Squadron rimase in Italia fino al suo scioglimento il 7 gennaio 1947.

Ultima ricostituzione e scioglimento definitivo (1960-1965)

Il 1° gennaio 1960, il 225° Squadron fu ricostituito attraverso la trasformazione del Joint Experimental Helicopter Unit. Lo Squadron fu definitivamente sciolto il 1° novembre 1965.

Storia del velivolo

Ordine di produzione degli Spitfire Mk.IX (1942)

Il 28 maggio 1942, viene emesso un ordine alla Supermarine Aviation (Vickers) di Castle Bromwich per la produzione di 2.190 Spitfire Mk.V (contratto 981689/39), successivamente modificato per includere il modello Mk.IX. Il lotto di matricole comprendeva i velivoli da MH298 a ML428, con consegne previste tra luglio 1943 e aprile 1944.

Costruzione e assegnazione della matricola MH768

Il velivolo con matricola MH768 venne costruito come Spitfire LFIX, equipaggiato con motore RR Merlin 66, e consegnato il 19 settembre 1943 alla 39^ Maintenance Unit. Successivamente, il 30 settembre 1943, fu trasferito alla 52^ Maintenance Unit.

Trasferimento in Nord Africa

Il 24 ottobre 1943, il velivolo MH768 venne imbarcato sulla nave S/S Charlton Hall per il trasferimento in Nord Africa, sbarcando a Casablanca il 17 novembre 1943. Il 30 novembre 1943, fu assegnato al 218° Group, dove venne impiegato in missioni di ricognizione tattica nel teatro nordafricano.

Impiego con il 225° Squadron in Italia

A partire dal 28 settembre 1944, lo Spitfire MH768 fu di base all’aeroporto di Peretola, assegnato al 225° Squadron per supportare le operazioni alleate in Italia.

Ultima missione e perdita del velivolo (1944)

Il 23 ottobre 1944, durante una missione di ricognizione sui passaggi sul fiume Po e su Modena, il velivolo venne colpito dalla contraerea. A causa di un principio di incendio, il pilota fu costretto ad abbandonare il velivolo sopra Montemurlo. Lo Spitfire precipitò nel territorio di Galciana, una frazione di Prato, e venne successivamente dichiarato Category E, ossia non riparabile, e radiato.

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