LA NOSTRA ASSOCIAZIONE

La nostra storia nasce nel 2000 quando i membri fondatori, uniti dalla stessa passione per la ricerca, costituiscono l’associazione Gruppo Storico di Ricerca – Linea Gotica 1943-1945 con l’obiettivo di preservare la memoria storica del passaggio del fronte della seconda guerra mondiale nelle province di Prato, Firenze, Pistoia, Lucca, Bologna e Modena attraverso la raccolta di reperti, testimonianze, documenti e foto.

La nostra attività di ricerca, studio, catalogazione e divulgazione storica avviene all’interno del Museo Storico della Linea Gotica, la nostra struttura museale nata nel 2004 e situata a Montemurlo in via Montalese 719.

Il percorso che si può svolgere all’interno è un passaggio temporale che va dal 1943, quando il territorio toscano era sotto l’occupazione tedesca, fino all’Aprile del 1945 quando avviene lo sfondamento della Linea Gotica e con esso la successiva firma della resa incondizionata.

Una ricca esposizione di equipaggiamenti, oggetti personali, foto, documenti e testimonianze che vogliono essere un messaggio di pace per le future generazioni affinché tutto questo non si possa ripetere.
In questi anni di attività sul territorio abbiamo ricevuto visite di reduci di guerra provenienti dalle varie nazioni coinvolte nel secondo conflitto mondiale, di membri delle istituzioni locali e nazionali, di scuole elementari, medie e superiori provenienti da tutta Italia, di gruppi di turisti da tutto il mondo e infine di tanti giovani e meno giovani locali che sono desiderosi di conoscere o ricordare questa pagina della nostra storia.

Due delle storie più suggestive che custodiamo e alle quali sono dedicati degli spazi appositi all’interno del Museo sono due:
La prima riguarda la storia del pilota inglese Leonard Williams, il cui aereo è stato ritrovato dal nostro gruppo nel territorio pratese nel 2002 a 9 mt di profondità.

Dopo circa un anno di ricerche dal ritrovamento è stato possibile rintracciare il pilota, fortunatamente ancora vivo, e invitarlo nuovamente a Montemurlo per mostrargli l’aereo con il quale era stato abbattuto dalla contraerea tedesca nell’Ottobre 1944 e dal quale era riuscito a salvarsi prima dello schianto.

L’altra storia riguarda la vita di James Donald Orr, un soldato sudafricano che prima dello scoppio della seconda guerra mondiale svolgeva nel tempo libero la professione di pittore nel suo paese.
Nel 1939 decide però di arruolarsi come volontario e nel 1944 viene inviato a prendere parte alla Campagna d’Italia. Arrivato in Italia, rimane estasiato dalla bellezza del nostro paese e decide, nei momenti liberi, di dipingere ciò che i suoi occhi vedono durante l’avanzata.

Ed è proprio attraverso questa sua passione che oggi abbiamo recuperato, grazie all’aiuto delle due figlie Mandi e Nerine che vivono in Sudafrica, la più grande raccolta a colori della Campagna D’Italia costituita da circa 300 dipinti originali realizzati a mano fra Taranto e il Lago Maggiore, passando per Matera, Roma, Assisi, Prato, Firenze, Lucca ed Empoli.